Dalla collana: Visioni d'Altrove
È il diario di bordo di un grande viaggiatore, o almeno così ci piace pensare.
Alexander Von Humbolt fu un uomo di scienza e di cultura, che dedicò la sua intera vita a ridurre lo “smisurato” alla “semplicità”. È un uomo che cerca di capire il mondo che lo circonda, e che per farlo è costantemente “in viaggio”.
È un privilegiato: incontra degli indigeni straordinari, gli Elfi, che abitano la terra di Merophiel, occultati alla vista degli Uomini. Entra in contatto con queste strane creature perché, attraverso la contemplazione della Natura, e di sé stesso, si eleva “staccandosi” dal suolo. In questo processo di crescita cambia anche la forma del suo diario: prima freddo mezzo di registrazione dei luoghi che si trova a visitare, poi strumento di meditazione, in cui fissare sensazioni, emozioni e immagini.
Da qui, l’inizio: «Il sacerdote si avvicinò ancora, e con una lunga spada toccò le mie spalle come avveniva un tempo nelle investiture cavalleresche, e a gran voce disse:
“Murias, Finias, Gorias, Falias, ti aprono le porte di Merophiel e il cuore degli Elfi Tuatha»
18,00 €
Autori: Valentina Stassi
Copertina: Emanuele Manfredi
È il diario di bordo di un grande viaggiatore, o almeno così ci piace pensare.
Alexander Von Humbolt fu un uomo di scienza e di cultura, che dedicò la sua intera vita a ridurre lo “smisurato” alla “semplicità”. È un uomo che cerca di capire il mondo che lo circonda, e che per farlo è costantemente “in viaggio”.
È un privilegiato: incontra degli indigeni straordinari, gli Elfi, che abitano la terra di Merophiel, occultati alla vista degli Uomini. Entra in contatto con queste strane creature perché, attraverso la contemplazione della Natura, e di sé stesso, si eleva “staccandosi” dal suolo. In questo processo di crescita cambia anche la forma del suo diario: prima freddo mezzo di registrazione dei luoghi che si trova a visitare, poi strumento di meditazione, in cui fissare sensazioni, emozioni e immagini.
Da qui, l’inizio: «Il sacerdote si avvicinò ancora, e con una lunga spada toccò le mie spalle come avveniva un tempo nelle investiture cavalleresche, e a gran voce disse:
“Murias, Finias, Gorias, Falias, ti aprono le porte di Merophiel e il cuore degli Elfi Tuatha»
Scopri i correlati