Dalla collana: Tolkien & Dintorni
Questo secondo numero della rivista raccoglie gli atti del convegno organizzato dall'Università di Trento e dall'Associazione Italiana Studi Tolkieniani nel dicembre 2020 «Fallire sempre meglio: tradurre Tolkien, Tolkien traduttore». Una citazione da Samuel Beckett per descrivere l'impresa di tradurre un’opera da un contesto linguistico a un altro; impresa destinata a essere sempre rimessa in discussione e suscettibile di mille alternative, ma proprio per questo estremamente utile per tornare all'originale con occhi nuovi. Questo è un punto cruciale, trattato dai diversi saggi delle sezioni Focus e Off - con analisi delle traduzioni nelle lingue europee e gli interventi dei due maggiori traduttori di Tolkien in italiano. A impreziosire questo numero, la prima traduzione al mondo - con originale a fronte - di «Sellic Spell», racconto in anglosassone in cui lo scrittore narra in prosa le vicende del poema Beowulf. In chiusura la sezione Extra, con recensioni dei libri più interessanti pubblicati in Italia e l'anteprima di uno studio delle poesie di Tolkien su l'Uomo della Luna.
25,00 €
Autori: Roberto Arduini, Wu Ming 4
Copertina: Davide Romanini
I Quaderni di Arda è una rivista promossa dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, dedicata allo studio dell’opera di J.R.R.Tolkien e delle sue molteplici connessioni in campo letterario, artistico e filosofico.
Ha cadenza annuale e si prefigge di diventare un punto di riferimento per gli studiosi italiani, ma non solo: lo scopo è quello di interpretare una “via italiana” a Tolkien, proiettando le linee di ricerca proposte oltre i confini strettamente intesi della materia, per puntare all’interdisciplinarietà.
Se infatti in questi ultimi anni dall’Italia sono usciti studi che hanno destato l’interesse della comunità internazionale, al punto da essere pubblicati all’estero – è il caso di temi come Tolkien e la filosofia, o morte e immortalità, o della sintesi tra matrici pagane e cristiane nel Legendarium, o ancora della comparazione tra Tolkien e i classici della letteratura – è perché l’approccio praticato dalle nostre parti è in effetti originale e disinibito.
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