Dalla collana: Tolkien & Dintorni
In questo saggio Paolo Nardi, celebre commentatore dell'opera tolkieniana e autore dell'omonimo canale Youtube da 26.000 iscritti, esplora e approfondisce la figura di Turin Turambar, eroe tragico dell'opera "I figli di Hurin" di J.R.R. Tolkien. Tragica è anche la storia narrata, incentrata sulla domanda preferita di Tolkien: come opera la corruzione nell’uomo? Fino a che punto il male ha potere su una mente che gli resiste? Túrin, l’eroe orgoglioso e ribelle, che si autoproclama Turambar, “Padrone del Destino”, è soggetto a una maledizione lanciata dal Signore Oscuro Morgoth. Resisterà eroicamente, ma non potrà nulla contro una volontà e un potere troppo superiori ai suoi.
18,00 €
Autori: Paolo Nardi
Copertina: Davide Romanini
I Figli di Húrin (Narn i Chîn Húrin) è uno dei grandi nuclei narrativi del legendarium tolkieniano, raccontato nel Silmarillion, ma ampliato in una narrazione a sé stante dal figlio di J.R.R. Tolkien, Christopher, e pubblicato nel 2007. È un vero e proprio romanzo, con una narrazione unitaria, un inizio e una fine, dal grande valore poetico e letterario, non solo filologico. A differenza dello Hobbit e del Signore degli Anelli, qui non c’è la lente offerta dagli Hobbit al lettore di oggi: la narrazione ci porta direttamente ai tempi antichi, alla Prima Era della Terra di Mezzo, dentro il mito e le leggende. Tragica è la storia narrata, incentrata sulla domanda preferita di Tolkien: come opera la corruzione nell’uomo? Fino a che punto il male ha potere su una mente che gli resiste? Túrin, l’eroe orgoglioso e ribelle, che si autoproclama Turambar, “Padrone del Destino”, è soggetto a una maledizione lanciata dal Signore Oscuro Morgoth. Resisterà eroicamente, ma non potrà nulla contro una volontà e un potere troppo superiori ai suoi.
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