Cari lettori,
vi sveliamo uno dei prossimi progetti a cui stiamo lavorando: si tratta de Le Cronache del Crepuscolo, romanzo fantasy scritto da Ivan Sgandurra, con forti ispirazioni tolkieniane e radici profonde nel gioco di ruolo!!! Lasciamo all’autore stesso il racconto della genesi di questa nuova saga, di cui presto apriremo la pre-vendita e a fine settembre dovremmo riuscire a pubblicare.
LA STORIA DI UN MONDO
Accanto alla geografia, venne appunto la storia. Avevo quattro grandi epoche su cui basarmi: il mito, l’età degli eroi, la caduta nel caos e l’era più recente. Avevamo giocato già in parte la seconda e la quarta epoca, ma nel mezzo si allungavano migliaia di anni inesplorati: da innamorato della storia, non potevo ignorare che lo scorrere dei secoli causa la stratificazione di innumerevoli regni e imperi, e che le città stesse sorgono, crollano o si trasformano, magari cambiando persino nome. Ciascuno di questi regni aveva le proprie dinastie e la propria fede. Non potevano esistere rovine e tesori senza che mi domandassi: da dove vengono? Chi dimorava in queste regioni? Cosa è capitato ai loro antichi abitanti? Immaginai così catastrofi, campagne di conquista, guerre e devastazioni. Guardai molto alla storia romana, ma anche a quella medievale. Immaginai pestilenze e carestie, che riportarono la mia mente al mito e al fatto che questo mondo doveva avere anche leggende false e vere e proprie mistificazioni.
Anche la geografia doveva essere stata condizionata da eruzioni e cataclismi, per cui tornai alla mappa e la modificai, inserendovi tracce di queste catastrofi. Due anni fa, quando vidi la penultima puntata della serie TV Gli Anelli del Potere, che conteneva una scena identica a quella che avevo descritto anni prima, mi venne un mezzo colpo. Non mi avrebbe creduto nessuno! Ma quando la leggerete, pensate a questo: esistono già un paio di film e serie TV in cui l’immaginata distruzione di una caldera, quella dello Yellowstone, è stata approfondita in tema horror ben prima che gli sceneggiatori degli Anelli del Potere inserissero qualcosa di simile a Mordor. E quanto avvenne ai Campi Flegrei decine di migliaia di anni fa, così come ricostruito dai ricercatori, mi ha ispirato ben più dell’evento descritto nella serie TV targata Amazon.
Fu così che, ritrovandomi con un calendario fittissimo di eventi (inclusi diversi modi di contare il passare degli anni), con mappe talmente dettagliate da rivaleggiare con quelle della nostra superficie terrestre e con una complessa genealogia di eroi mitici, divinità e oscuri personaggi che agivano nell’ombra, mi sentii pronto a dare vita a un paio di nuove campagne, questa volta da master. Nel 2006 circa, per un anno, diressi da master due ragazzi e una ragazza che diedero vita alla futura storia di Alfiriel, Belar e Calcante, ma soprattutto nel 2008 lanciai la campagna di Nariath, i cui eventi sono narrati nell’Abisso del Dimenticato. Il mio ex master Nicola decise di parteciparvi da giocatore, e l’amico Pierluigi, troppo giovane ai tempi della prima campagna, vi si unì, all’oscuro di tutto. Più tardi arrivarono altri protagonisti della vecchia campagna, come Morena e Orfeo, dando vita a qualcosa di vecchio e al contempo nuovo, dove persino il master della storia precedente non era in grado di riconoscere gli scenari che gli si spalancavano davanti.
Avevo infatti deciso di partire dalla periferia del mondo, in una regione lontana, senza sfiorare per il momento l’Impero del Cornar e l’Eptapoli, il cuore pulsante della vecchia narrazione. Ma nello stesso momento, conscio di quanto sarebbe accaduto, scrissi le vicende di altri personaggi, raccontando le origini di coloro che sarebbero ascesi a protagonisti della storia futura, e lasciandoli a tratti in disparte, ma potenzialmente pronti a interagire con i protagonisti della mia storia, nel caso in cui i giocatori si fossero imbattuti in loro. La campagna di Nariath continua ancora oggi dopo sedici anni.
Molti anni dopo ne sarebbero nate altre tre. La prima di nuovo con Nicola come master e una mezza dozzina di nuovi giocatori, ma attingendo questa volta alle mappe, ai calendari e ai miti che avevo sviluppato, unendovi nuove invenzioni, in una continua dinamica di co-creazione. Le altre due, nel 2020 e nel 2021, hanno aperto la porta a due nuove compagnie, con una dozzina di nuovi giocatori che, complice lo splendido ambiente della Tana del Drago di Dozza e sotto lo sguardo del drago Fyrstan creato da Ivan Cavini, avrebbero aggiunto quel tocco finale all’avventura in cui mi auguro che tutti i lettori avranno la curiosità di immergersi..
ALTRI APPROFONDIMENTI LA PROSSIMA SETTIMANA
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