Cosa significa “adattare Tolkien?”
È presto detto: si vuole raccontare una storia scritta dall’autore usando un altro mezzo. Non carta e penna, ma qualsiasi altro strumento: pennello, scalpello, palcoscenico, mouse e tastiera e naturalmente, il piccolo e il grande schermo.
Sì, perché gli adattamenti più famosi delle opere di Tolkien sono stati al cinema, con le trilogie di Peter Jackson sul Signore degli Anelli e sullo Hobbit, e sul piccolo schermo, al momento più attuale è la serie targata Amazon Prime.
Ma le opere di Tolkien sono state adattate già in passato in moltissimi modi diversi. E passarli in rassegna tutti e analizzarli è utile a comprendere molte cose sull’attualità.
Per dire, Tom Bombadil ha fatto la sua prima comparsa fuori dai libri solo grazie alla serie tv Gli Anelli del Potere… Non è vero, visto che in passato era già apparso moltissime volte in trasposizioni radiofoniche, in due film tv (precisamente uno russo e l’altro finlandese) e in ben quattro videogiochi, in alcuni dei quali avendo un ruolo fondamentale. Per non parlare dei dipinti e delle miniature!
Oppure, visto la sua sovraesposizione di questi anni, ora che la serie tv di Amazon è finita non ci saranno più adattamenti sulle opere di Tolkien… Non è vero, perché ogni anno escono almeno un paio di giochi da tavolo ispirati alle sue opere, per non citare i giochi di ruolo – che hanno ora un filone ufficiale e importante in The One Ring – e addirittura i film.
Il prossimo 13 dicembre 2024 dovrebbe, infatti, arrivare nei cinema The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim, “anime” (cioè un lungometraggio animato) diretto da Kenji Kamiyama, regista famoso per il film Blade Runner: Black Lotus. E non è finita qui: nel 2026 uscirà al cinema un film su Gollum prodotto di nuovo da Peter Jackson, scritto da Fran Walsh e Philippa Boyens, diretto e interpretato da Andy Serkis, l’attore che ha già interpretato Gollum nelle trilogie. Il titolo provvisorio del film è “Il Signore degli Anelli: La Caccia a Gollum” ed è previsto anche un seguito, pur forse non legato a questo come trama e tematiche.
Quindi parlare di adattamenti non è cosa futile, anzi diverrà sempre di più un argomento d’attualità, perché ogni nuovo adattamento è pronto a far discutere gli amanti delle opere dello scrittore inglese. In fondo, riflettendoci, al centro dell’attenzione ci sono questioni importanti: è giusto adattare l’opera di Tolkien? Bisogna rimanere fedeli all’originale? Se sì, fino a che punto si può restare canonici? E cos’è il canone tolkieniano? Ci sono opere che tradiscono l’opera? Se sì, in che modo lo fanno? Al contrario, ci sono adattamenti poco canonici che però rispettano l’opera e lo spirito della storia?
Insomma, gli adattamenti delle opere di Tolkien al cinema, in tv e alla radio (o su tutti gli altri mass media) è un tema di estrema attualità, che meritava la nostra attenzione!
Per questo abbiamo scritto e pubblicato un numero de “I Quaderni di Arda”, la rivista specializzata dell’AIST, tutto dedicato agli adattamenti.
Se non li hai già preordinati, visita i link qui sotto:
https://etereaedizioni.com/product/i-quaderni-di-arda-4-oltre-il-testo-tolkien-al-cinema-alla-radio-e-in-tv/
Leggetelo… scoprirete cose interessanti!
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