Eterea Edizioni, in collaborazione con l’AIST (Associazione Italiana Studi Tolkieniani) e con il Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”, promuove un convegno di studi interdisciplinare dal titolo Oralità e scrittura nella Terra di Mezzo. Tradizioni della voce, trasmissioni manoscritte e interpretazioni del Legendarium tolkieniano, per indagare lo statuto e il ruolo dell’oralità e della scrittura nella Terra di Mezzo e inquadrare il loro rapporto all’interno del Mondo Secondario creato da J.R.R. Tolkien.
Gli studiosi interessati possono inviare una proposta di relazione di non oltre 2.000 battute, comprensiva di due o tre fonti bibliografiche di riferimento, entro e non oltre il 30 aprile 2025 all’indirizzo: paolo.pizzimento@unime.it.
La proposta dovrà comprendere un titolo e un abstract, una breve nota biografica dell’autore, un recapito di posta elettronica e un recapito telefonico.
L’accettazione delle proposte di relazione sarà comunicata via posta elettronica agli interessati entro il 15 maggio 2025. Il convegno si terrà in presenza da venerdì 11 a domenica 13 luglio 2025 nei comuni dei Castelli Romani e la partecipazione sarà gratuita.
Nel nostro Mondo Primario, il passaggio dall’oralità alla scrittura e, in seguito, alle moderne tecnologie della comunicazione ha costituito una trasformazione tale da influenzare profondamente la cognizione, la cultura e la società umana. Molti studiosi hanno approfondito la questione: da Milman Parry e Albert Lord, coi loro scritti pionieristici sull’epica orale, a Eric A. Havelock e Paul Zumthor, che hanno indagato il passaggio dall’oralità alla scrittura nell’antica Grecia e nel Medioevo romanzo, fino a Marshall McLuhan e Walter J. Ong, interessati ai profondi cambiamenti culturali innescati dall’evoluzione dei media moderni.
Tolkien, da filologo e studioso di opere letterarie medievali, guardò sempre con grande attenzione alla questione dei rapporti tra oralità e scrittura e la mise a tema nelle sue opere letterarie. Desiderava, ad esempio, che “Il Silmarillion” – così come lo concepiva nella sua mente – assumesse la forma di «una compilazione, un compendio narrativo steso tardivamente sulla scorta di fonti assai diverse (poemi, annali, racconti di tradizione orale) trasmesse per retaggio antichissimo» (Il Silmarillion, p. 6) affinché replicasse o, per dir meglio, ricreasse il carattere essenzialmente “cumulativo” del mito del Mondo Primario.
Come nel Mondo Primario, insomma, anche nel Mondo Secondario di Tolkien quello fra oralità e scrittura è uno degli elementi dialettici su cui si è costruita un’intera cultura. La questione, finora indagata solo in parte dagli studiosi tolkieniani, merita di essere affrontata alla luce di un approccio interdisciplinare consapevole dei recenti sviluppi degli studi sul tema. Gli organizzatori accolgono quindi con favore proposte di relazione che esplorino il ruolo di oralità e scrittura e il loro rapporto nella Terra di Mezzo, in particolare in relazione ai seguenti filoni di ricerca:
- Le relazioni tra la mitopoiesi tolkieniana e le mitografie del Mondo Primario;
- La tradizione orale degli Elfi e la sua messa per iscritto nel “Silmarillion”;
- I sistemi di scrittura della Terra di Mezzo (sarati, tengwar, cirth, etc.);
- La questione delle voci autoriali e dei punti di vista nel “Silmarillion” progettato da Tolkien e nella sua versione pubblicata;
- La questione delle voci autoriali e dei punti di vista nello Hobbit e nel Signore degli Anelli;
- Il Libro Rosso in quanto elemento narrativo e in quanto dispositivo metanarrativo;
- Le Traduzioni dall’Elfico di Bilbo Baggins e il loro rapporto con il Silmarillion;
- Biblioteche e archivi della Terra di Mezzo (Valforra, Minas Tirith etc.);
- La cultura dei popoli «saggi ma incolti» (Il Signore degli Anelli, p. 459);
- La relazione tra le lingue della Terra di Mezzo e l’inglese utilizzato da Tolkien in quanto “lingua di destinazione”;
- I proverbi, gli indovinelli e le canzoni della Terra di Mezzo;
- Questioni di taglio generale su oralità e scrittura che facciano il punto sul dibattito contemporaneo sul tema.
Comitato Scientifico:
Roberto Arduini (Eterea Edizioni, AIST); Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”); Cecilia Barella (Eterea Edizioni, AIST); Alessandro Campus (Università di Roma Tor Vergata); Andrea Ercolani (CNR); Stefano Giorgianni (Traduttore e autore, AIST); Paolo Nardi (Autore e divulgatore, AIST); Oriana Palusci (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”); Paolo Pizzimento (Università degli Studi di Messina, AIST);
Organizzazione:
Roberto Arduini (Eterea Edizioni, AIST); Igor Baglioni (Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni”); Stefano Giorgianni (Traduttore e autore, AIST); Alessandro Leonardi (AIST); Paolo Pizzimento (Università degli Studi di Messina, AIST);
Date da ricordare:
- Chiusura della Call for Papers: 30 aprile 2025.
- Comunicazione di accettazione delle proposte: 15 maggio 2025.
- Convegno: 11-13 luglio 2025.
I partecipanti al convegno potranno alloggiare nelle strutture convenzionate, usufruendo di una riduzione sul normale prezzo di listino delle stesse. Sono previste visite serali gratuite ai musei e ai monumenti dei comuni presenti nell’area dei Castelli Romani. Il programma delle visite sarà reso noto contestualmente al programma del convegno.
È prevista la pubblicazione degli Atti a cura di Eterea Edizioni previa peer review finale delle relazioni.
Per informazioni: paolo.pizzimento@unime.it.
Fonte originale articolo:https://www.jrrtolkien.it/2025/01/21/call-for-papers-oralita-e-scrittura-nella-terra-di-mezzo/