Quella volta che Sam Gamgee scrisse a Tolkien!

Oggi è il 13 marzo e esattamente in questo giorno di quasi settant’anni fa JRR Tolkien ricevette una lettera da uno dei personaggi del Signore degli Anelli
Non sto scherzando, è successo davvero!!!

Copertine Lord of the Rings BallantineMa andiamo con ordine. Lo scrittore inglese amava dare nomi buffi ai propri eroi, soprattutto agli Hobbit. Nomi come Pippin, Belladonna, Bilbo, Boffo Bolgeri, Paladino, Esmeralda, Pimpinella, Peregrino, Fredegario, Estella e Primula. Per non parlare di Bosco, Basso, Briffo, Uffo, Rollo, Tosto, Mungo e Largo!!!
Si potrebbe andar avanti ancora a lungo, a conferma del fatto che Tolkien amava giocare con i nomi, con le etimologie, i giochi di parole e le associazioni comiche. Anche i nomi di famiglia hanno significati più o meno ovvi nella Lingua Comune (ad esempio Bongiusta, Serracinta, Tronfipiede, Rintanati, eccetera) che illustrano le caratteristiche di quelle famiglie. Tolkien prese spunto dai tipici villaggi inglesi e dalle loro tradizioni: «Se ci avessi pensato dall’inizio, avrei dato a tutti gli hobbit nomi molto inglesi in stile con la Contea».

Tra tutti questi nomi, ce n’è uno a cui teneva molto: Samwise Gamgee, detto Sam, il fido giardiniere di Frodo Baggins che assume un ruolo importantissimo nel Signore degli Anelli. E fu proprio lui ha scrivergli il 13 marzo 1956!
O meglio, a scrivere fu cittadino inglese con lo stesso nome… Un certo Sig. Sam Gamgee di Brixton Road a Londra scrisse, infatti, a Tolkien: «Spero non Le dispiaccia se Le scrivo, ma riguardo alla Sua storia “Signore degli Anelli” [. . . ] Mi interessa molto sapere come è arrivato al nome di uno dei personaggi chiamato Sam Gamgee perché si dà il caso quello sia il mio nome. Non conosco la storia, so che è una storia inventata, ma è una coincidenza curiosa dato che il nome è molto raro, ma molto conosciuto nella professione medica».

Lettera Cotton MinchinFu a quel punto che lo scrittore rivelò tutta la storia dell’origine di quel nome, che poi ripetè con più dettagli in altre lettere e con cose che non poteva, per cortesia, scrivere proprio a Sam Gamgee! E si è venuto a sapere che Tolkien trasse ispirazione da ben due persone storicamente esistite, di cui una portava proprio il nome di Sam Gamgee!!! Tolkien era chiaramente deliziato dalla lettera e racconta la straordinaria coincidenza che proprio quella settimana aveva incontrato il nome di un altro Sam Gamgee nella vita reale, questa volta un defunto Sampson Gamgee.
«Gentilissimo Sig. Gamgee,
è stato molto gentile a scrivermi. Può immaginare il mio stupore, quando ho letto la Sua firma! Posso solo dire, spero per Sua consolazione, che il “Sam Gamgee” della mia storia è un personaggio eroico, ora molto amato da numerosi lettori, anche se per di origine è un campagnolo. Quindi forse non Le dispiacerà la coincidenza che il nome di questo personaggio immaginario (di molti secoli fa) sia lo stesso del Suo. Il motivo per cui ho usato questo nome è questo. Da bambino ho vissuto vicino a Birmingham, e usavamo il termine «gamgee» per indicare l’ovatta; quindi nella mia storia le famiglie Cotton e Gamgee sono collegate [in italiano sarebbero le famiglie Cotone e Ovatta]. Da bambino non sapevo, ma lo so ora, che «Gamgee» era l’abbreviazione di «tessuto Gamgee», e che aveva [preso] il nome dal suo inventore (un chirurgo, suppongo) vissuto fra il 1828 e il 1886. Probabilmente era (penso) suo figlio che è morto quest’anno il primo marzo, a 88 anni, dopo essere stato per molti anni professore di chirurgia all’Università di Birmingham. Evidentemente “Sam” o qualcosa del genere, è associato con la famiglia, anche se lo ignoravo fino a qualche giorno fa, quando ho letto il necrologio del Professor Gamgee, e ho visto che era figlio di Sampson Gamgee; e ho guardato in un dizionario e ho visto che l’inventore era S. Gamgee (1828-86), e quindi probabilmente è la stessa persona.
La “etimologia” data nel mio libro ovviamente è fittizia, inventata solamente ai fini della mia storia. Non immagino che potrebbe prendersi il disturbo di leggere un’opera di fantasia tanto lunga, specialmente se non Le interessano storie su un mondo mitologico, ma se potesse disturbarsi, so che il libro (che ha un successo sorprendente) si trova nella maggior parte delle biblioteche pubbliche. Ahimè, è molto costoso da comprare: 3 sterline e 30 scellini [quasi 80 euro di oggi!]. Ma se Lei o qualcuno della Sua famiglia volete provarlo, e lo trovate abbastanza interessante, posso solo dire che sarò felice e orgoglioso di mandarvi una copia autografata di tutti e tre i volumi come tributo di un autore alla distintissima famiglia Gamgee.
Sinceramente Suo, J.R.R. Tolkien».

Tolkien mantenne la parola data e inviò al provvidenziale omonimo del suo eroe letterario con i pantaloni larghi una copia firmata della trilogia. Il Sig. Gamgee rispose il 30 marzo e si dichiarò felicissimo dell’offerta di Tolkien di inviare volumi autografati. Tolkien li spedì, e il Sig. Gamgee rispose ancora aggiungendo: «Posso assicurarle che ho tutta l’intenzione di leggerli».

Ma non è finita qui, come scritto!

Oxford 1956Il nostro professore scrisse subito al figlio Christopher, quello con cui parlava di queste cose, dicendogli: «Ho ricevuto una lettera da un vero Sam Gamgee, di Tooting! Non avrebbe potuto scegliere un posto dal nome più hobbit, non è vero?». In un’altra lettera, torna sul personaggio spiegando: «In ogni caso, suppongo che tutta l’immagine che hai del personaggio sia ormai legata al nome. Sam non è abbreviazione di Samuel ma di Samwise (che è inglese antico per «mezzo-saggio», «sciocco»; Samplico nella traduzione italiana), come il nome di suo padre il Gaffiere (Ham) sta per l’inglese antico Hamfast o Casalingo… Lo scopo era proprio di far risaltare la comicità, la rusticità e se vuoi l’inglesità di questo gioiello fra gli hobbit».
Chissà se il vero Sam Gamgee abbia poi scoperto queste cose…
Solo una cosa è certa: il personaggio letterario nasce buffo e cresce fino a divenire un eroe che sconfigge Orchi, Goblin e persino Shelob! Niente male per uno sciocco!

 

Questa e altre chicche sono contenute nel volumeUn Anno con JRR Tolkien che potete trovare nel link qui.

 

 

1 Comments

  • Posted Marzo 13, 2024 10:33 am 0Likes
    by Felicia Maria Nuzzo

    Queste, caro Roberto, sono delle vere chicche per me che adoro sapere delle piccole e grandi storie riguardanti il nostro beneamato Tolkien

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