Manca pochissimo, tutto è relativamente pronto! Il nostro progetto sui Draghi in Italia è ormai realtà e possiamo dire che uscirà a giugno 2024!!! Ma prima vogliamo regalarea voi fedeli lettori ancora qualche piccola primizia. Il volume sarà presente in anteprima al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino – dal 9 al 13 maggio – con entrambi gli autori presenti: Emanuele Manfredi e Andrea Wise saranno al nostro stand disponibili a parlare con i lettori e a firmare autografi e disegnare scketch! CI sarà anche una presentazione ufficiale, che stia definendo… Ma non è finita qui!
Per chi non può aspettare o non potrà venire a Torino, vogliamo aprire la prevendita del volume. Il prossimo 24 aprile sarà il giorno importante in cui regalarsi il nostro tesoro! Infatti, sono tanti i regali: un segnalibro col Drago e la firma di Emanuele Manfredi, un racconto in versione digitale då ricevere via mail per alleviare l’attesa. E un secondo racconto tratto dal libro sarà pubblicato qui sul nostro blog proprio il 24 aprile come ringraziamento per chi ci ha letto fin dall’inizio qui sul sito. Quindi, segnatevi la data, fate un nodo al fazzoletto, attivate la campanella e regolate anche l’allarme del vostro orologio a cucù a casa, perché è proprio una occasione da non perdere!!!
Durante il nostro viaggio sui Draghi in Italia, abbiamo illustrato il progetto, poi abbiamo presentato i due attori principali, il mitico Emanuele Manfredi ai pennelli e l’espertissima Andrea Wise alla tastiera, abbiamo iniziato a descrivere alcune leggende raccolte: in leggende italiane provenienti da Valle d’Aosta, Trentino e, in parte, Sardegna e Toscana, avevamo trovato almeno due caratteristiche dei draghi – il sangue e lo sguardo – che Tolkien aveva ben presenti nel raccontare i draghi della Terra di Mezzo, soprattutto con Glaurung, il padre di tutti i draghi.
In Italia, abbiamo scritto del drago dei ghiacci della Valle d’Aosta, poi della leggenda di Santa Brigida, in alta Valle Brembana, in Lombardia, poi dei draghi della Liguria sono mostri marini enormi e ancora delle lingue di drago pietrificate di Venezia, per giungere infine alla Romagna: terra di draghi, santi e cavalieri. Abbiamo, infine, completato il giro dell’Italia settentrionale con il drago di Osoppo in Friuli Venezia Giulia, che in realtà è un’Idra e trae origine dalle stesse fonti a cui a attinto Tolkien, ciò le leggende scandinave e le saghe norrene del Medioevo europeo.
Prima di concludere, vogliamo ora lasciare la parola a Emanuele, l’artista dei tantissimi draghi presenti nel volume, che ci illustra il suo rapporto con queste creature fantastiche:
«Mi chiedono spesso perché disegno Draghi. Il motivo è molto semplice, ma la risposta richiede alcune distinzioni: innanzitutto si tratta di una creatura che mi piace molto in quanto espressione d’energia, di forza e di potenza non facile da rappresentare, tanto ch,e ogni volta che realizzo la figura del Drago, cerco di catturarne l’essenza più profonda. Questo è il motivo per cui i miei draghi non sono mai uguali e hanno sempre caratteristiche differenti suggerite da ciò che fanno o dal messaggio che intendo comunicare.
Lavorando nel campo dell’illustrazione fantasy, il Drago in quanto espressione di creatività, mi aiuta, attraverso l’immagine, a comunicare in modo efficace il messaggio dell’illustrazione. Essendo un simbolo che ha tantissime sfaccettature ha il potere di trasmettere il senso del dipinto nel suo complesso ma anche quando l’immagine resta ad un livello più figurativo, è in grado, grazie alle sue caratteristiche, di arrivare al cuore di chi lo osserva e di essere interpretato con il personale vocabolario simbolico.
Sicuramente nel mio percorso di crescita questa figura si è imposta rispetto a tutte le altre e oggi credo di conoscerla abbastanza bene. Porta con se’ un fascino che arriva dalla mitologia: nei miti e nelle leggende il Drago è presente in tutte le culture e amo il fatto che in tutto il mondo la risposta ai più intricati misteri della natura e dell’uomo siano stati ricondotti alla presenza di un essere maestoso, feroce, forte, saggio, intelligente, ambiguo; il Drago.
Attraverso la sua forza e la sua potenza si fa simbolo delle sfide della vita, o degli obiettivi da raggiungere, a volte evoca la forza che serve per affrontare gli ostacoli, altre volte rappresenta lo stesso ostacolo da superare. In molte illustrazioni, come in molte fiabe racconti e leggende, il Drago simboleggia la sfida suprema da affrontare e superare un blocco che, una volta superato, permette l’elevazione ad un livello spirituale superiore.
Tutte queste sfaccettature e chiavi di lettura sono emerse in un secondo momento della mia carriera, inizialmente ho amato molto l’estetica dei Draghi. L’infatuazione è nata dall’incontro con alcune illustrazioni di Draghi europei, creature vermiformi derivanti da serpenti, coccodrilli o rettili di vario genere e poi completate con parti del corpo di altri temibili animali, con ali enormi di spesso cuoio, artigli, code possenti e, nei casi più terribili, un tremendo soffio di fuoco distruttivo e devastante.
Più avanti nel tempo anche il Drago orientale ha esercitato il suo fascino su di me e, anche se con notevoli differenze, come nel Drago europeo mi affascina la capacità di evocare forza e potenza attraverso un disegno. Quello orientale, in particolare, mi attrae per la sinuosità dei movimenti: una creatura serpentiforme che si avvolge e si attorciglia nell’aria affiancata ad un’immagine immobile è in grado di rendere “visibile” il movimento come fosse reale.
Per rispondere alla domanda iniziale, credo che sia il Drago a scegliere spesso la mia penna sfidandomi ad una battaglia a cui non posso sottrarmi ed è bello condividere con altri questa sfida che è diventata un legame con il pubblico, grazie a quella che ritengo essere la creatura fantastica per eccellenza».
Appuntamento al 24 aprile per accaparrarvi il tesoro!!!
E se proprio non potete aspettare, andate a vedere i draghi illustrati da Emanuele Manfredi qui
2 Comments
Lo prenoterò sicuramente…gli articoli che avete pubblicato finora sono stati interessantissimi…spero che ci sarà anche qualche intervento relativo alle leggende del sud Italia…
Cara Maria,
stiamo già lavorando proprio a quello. Però per fare una cosa fatta bene e tenere un livello di qualità alto, abbiamo bisogno di lavorarci ancora per un po’ di tempo. Quindi, intanto, prenditi e leggiti questo volume e, per quando lo avrai finito, inizieremo a raccontarti anche tutto il lavoro che c’è dietro a un nuovo volume sul CentroSud. 🙂
Cordialità
Roberto
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